sabato, dicembre 13, 2008

Harry Truman, il presidente filosionista

Il mio presente interesse per il presidente Truman nasce dal fatto che a lui si deve la spartizione della Palestina ed il successivo riconoscimento di Israele. Ricordo di aver visto un grosso tomo con titolo Truman. Non saprei dire se era un libro a poco prezzo presente su una bancarella che non mi sono allora deciso ad acquistare o se avendolo acquistato a poco presso si trovi in qualche angolo nascosto della mia biblioteca, in Roma o in Calabria. Essendo però per fortuna nell’epoca di internet, tento qui una ricerca che mi aiuti ad approfondire quanto basti questo personaggio storico. Con opportuni link interni verranno poi collegate le ricerche fatte con gli opportuni aggiornamenti. Le notizie attinte saranno da me valutate criticamente. In fondo, la storia è sempre giudizio sui fatti ed i giudizi sono perennemente mutevoli a seconda del giudicante ovvero il tempo ed il punto di vista, pur restando rigorosamente tali ed identici i fatti. Se non si è capaci di autonoma valutazione, è meglio dedicare il proprio tempo a salutari passeggiate.

Versione 1.1
Status: 14.12.08
Sommario: 1. Cenni biografici. – 2. La Israel Lobby negli anni cruciali della Fondazione. –

1. Cenni biografici. – Nacque nel 1884, in pratica due anni dopo che in Palestina si ebbe il primo insediamento sionista. Il suo è un curriculum abbastanza banale fino a quando per la morte di Roosevelt da vicepresidente divenne presidente il 12 aprile 1945. Questo il dato che a noi interessa. Per il resto si legga pure la voce di Wikipedia o simili. Stavo dimenticando una cosa molto importante. Fu lui l’uomo della prima bomba atomica della storia. A lui si deve l’infamia di Hiroshima e Nagasaki. Quindi il suo nome deve essere associato a due fatti egualmente infausti per l’umanità: la bomba atomica e la vittoria del sionismo. Almeno questa è la mia opinione e poco mi importa di cosa ne pensino gli storici di mestiere. La modestia intellettuale che risulta dalla sua biografia spiega anche il disastro imperituro delle sue decisioni gravide di conseguenze per l’umanità intera. La sua dichiarazione giustificativa:
«Il mondo sappia che la prima bomba atomica è stata sganciata su Hiroshima, una base militare. Abbiamo vinto la gara per la scoperta dell'atomica contro i tedeschi. L'abbiamo usata per abbreviare l'agonia della guerra, per risparmiare la vita di migliaia e migliaia di giovani americani, e continueremo a usarla sino alla completa distruzione del potenziale bellico giapponese».
è buona per i fessi. Le migliaia di vite americane non possono essere contrapposte al maggior numero delle vittime e soprattutto al precedente che veniva in tal modo creato per il futuro. Con eguale legittimità ogni stato possessore di atomica, messo alle strette, potrà sempre dire che anche poche migliaia di vite dei propri elettori valgono molto più delle vite di milioni e miliardi di vite di non cittadini, non elettori. La stessa logica la si ritrova oggi nella comparazione dei morti nelle guerre mediorientali, secondo un rapporto di almeno 1 a 1000. Una vita americana o israeliana vale non meno di 1000 vite ignobili di iracheni o palestinesi. Almeno i tedeschi si fermavano al rapporto di 1 a 10. Fu riconfermato alla presidenza e si deve a lui la Nato ed il piano Marshall non a scopi umanitari, ma come strategia di contenimento del comunismo. In fondo una forma di corruzione mediante il denaro che sarà pure una costante della politica americana. Stati arabi come l’Egitto e la Giordania hanno stipulato la pace con Israele vendendola per danaro sganciato dagli Usa come forma indiretta di sostegno ad Israele.

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2. La Israel lobby negli anni cruciali della Fondazione. – Emerge lentamente da letture multiple un’azione della Israel Lobby analoga a quella descritta da Mearheimer e Walt per anni recenti. La rielezione di Truman non sarebbe avvenuta se Truman non avesse concesso ciò che i sionisti chiedevano. Alcuni autori fanno credere ad uno spontaneo filosionismo da parte di Truman, mosso da umana pietà e simpatia per la causa degli ebrei. Nulla di tutto questo. Fu pressione bruta e brutale. I primi stati che facevano parte della nuova creatura della politica estera americana, l’ONU destinata a rimpiazzare la screditata Società delle Nazioni, furono ricattati dagli Usa, cone questi erano a loro volta ricattati dalla Lobby. Solo in seguito l’ONU si verrà progressivamente emancipando dai suoi padri padroni. Ed è per questo che oggi è in atto una campagna di delegittimazione di questa istituzione, di cui si ventila l’ipotesi che debba essere sostituita da una Lega delle democrazie. Intanto, per quel che riguarda Israele, ha dato nel 1948 quel che ha dato, poteva e doveva dare. Adesso non serve più e si può pure sputarci sopra.