lunedì, aprile 02, 2007

Papi: Innocenzo X (1644-1655)

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Mi interessa raccogliere notizie su questo Papa, perché il suo pontificato cade nell’anno della pace di Westfalia (1648), sancita dai trattati di Münster tra Francia e Impero e di Osnabrück tra Svezia e protestanti da una parte ed imperatore e cattolici dall'altra. Nei trattati di pace viene sancito che: «i cittadini di religione diversa da quella del loro sovrano debbono avere uguali diritti rispetto agli altri cittadini». Questa pace fu condannata da Innocenzo X. Il suo nome era Giovanni Battista Pamphili. Nacque nel 1574, salì al soglio il 15 settembre 1644 e morì il 7 gennaio 1655. Durante il suo pontificato Hobbes pubblicava Il Leviatano. Suo predecessore era stato Urbano VIII. Suo successore sarà Alessandro VII. Fu uno dei pontefici più abili della sua epoca e aumentò considerevolmente il potere temporale degli Stati della Chiesa. Studiò al Collegio Romano, dove si laureo in giurisprudenza nel 1594. L'evento più importante del pontificato di Innocenzo X fu la sua opposizioni ai trattati di paace a conclusione della guerra dei Trent’Anni. Wikipedia: «Innocenzo X obiettò immediatamente contro le clausole dei trattati perché l’immediata conseguenza per la Chiesa cattolica era la perdita di tutti i vescovadi della Germania settentrionale e centrale, e di molti conventi e monasteri. Al tavolo delle trattative, delegato dal papa, sedette il nunzio Fabio Chigi, che protestò energicamente, ma inutilmente. Il papa, allora, scrisse la Bolla Zelus domus Dei (26 novembre 1648). Tuttavia, la protesta della Santa Sede venne completamente ignorata e non ebbe alcun effetto». Con questa formulazione non si capisce però abbastanza la questione di principio, che darà origine alla separazione moderna fra Stato e Chiesa. Cerco altrove.

Importante fu il giubileo dell’anno 1650. Le cronache riportano l’influenza che sul papa ebbe Donna Olimpia Pamphili Maidalchini (1594-) detta Pimpaccia.. I primi due links riportanto suppergiù le stesse notizie, ma approfondiscono poco la posizione pontificia sul Trattato di Westfalia. Si limitano a dire che il papato ci perse in termini economici. Ma si tratta di qualcosa di più profondo. Era per sempre spezzato il principio dell’unità ecclesiastica all'interno di uno stesso Stato e che per tredici secoli si era voluto mantenere con la forza delle armi e con la repressione interna. Se ne aveva abbastanza di guerre durate da più un secolo e provocate da contrasti confessionali in Francia e in Germania. I trattati riconoscevano l'eguaglianza delle tre grandi confessioni cristiane e le ponevano l'una accanto all’altra con gli stessi diritti e la stessa autorità. Sia il luteranesimo sia il calvinismo avevano sollevato la stessa pretesa dei cattolici di essere l’unica vera chiesa universale e si erano scagliate reciproche scomuniche: ormai non poteva più essere mantenuto una simile pretesa al monopolio religioso ed i sovrani degli Stati avevano compreso l'importanza della separazione degli affari di stato dalle questioni religiose e di fede.


Links:
1. Wikipedia
2. Cronologia.