Interessante, da approfondire, sviluppare e commentare la seguente notizia:
Il 19 gennaio 1847 il dottor James Young Simpson,
un seguace di Lister, a Edimburgo durante un parto
particolarmente difficile, usa, per la prima volta,
il cloroformio, per addormentare la partoriente ed
alleviarne le sofferenze. Subito un immenso stuolo
di benpensanti grida allo scandalo citando la Genesi
che al capo III, versetto 16, recita: “tu, donna
partorirai con dolore ...”.
Prendo di peso dalla rete questo testo che mi riservo di rielaborare criticamente:
Cenni storici sull'analgesia e anestesia ostetrica
Il dolore del parto è presente fin dalle origini della storia umana e non è un frutto della cultura attuale, com'era ritenuto da alcuni.
L'analgesia in ostetricia ha radici antichissime. Sin dai tempi più remoti si è tentato di alleviare i dolori del travaglio e del parto impiegando le sostanze più disparate: gli antichi testi cinesi parlano dell'uso degli oppiacei, mentre in Europa le donne si affidavano ad "intrugli" di mandragola, di canapa, di papavero e di cicuta. Nella commedia di Plauto, "Anfitrione", Giove premia la moglie di Anfitrione concedendole di partorire nella notte senza dolore.
Con l'avvento del cristianesimo il dolore diviene un mezzo per ottenere la grazia divina e quindi anche il dolore del parto è ritenuto parte integrante e necessaria del partorire. Questo concetto era affermato non solo dal cristianesimo ma anche da tutte le altre religioni orientali e dal mondo occidentale. Dal Medio Evo in poi il dolore del travaglio è considerato giusto in quanto punizione divina. Ciò segna pesantemente il pensiero occidentale e ogni tentativo di alleviare tale dolore rappresenta una grave colpa, tanto che nel 1591 una donna di Edimburgo, Eufrania mac Alyane, viene bruciata viva per aver assunto un misterioso preparato come analgesico durante il travaglio.
L'era della moderna anestesia in ostetricia comincia nel 1847, quando James Young Simpson e Walter Channing pubblicano il loro studio sull'uso del dietiletere durante il travaglio di parto. Si tratta di uno studio rivoluzionario non solo per la medicina ma per tutta la cultura occidentale, in quanto mina alcuni pregiudizi cardinali. Gli ambienti conservatori e clericali si sollevano indignati, ma ad essi replicava lo stesso Simpson, fervente cattolico, citando il brano della Genesi in cui si narra come Adamo venga "anestetizzato" durante la "nascita" di Eva:
"Ora, il Signore Iddio fece cadere un sonno profondo su Adamo, che si addormentò.
E mentre dormiva, Dio prese una costola da lui, e al posto di essa formò di nuovo la carne.
E il Signore Iddio dalla costola tolta ad Adamo formò la donna.........."
(Genesi,2:21,22)
Nello stesso periodo al St. Bartholomiew Hospital di Londra Skey e Tracey eseguono un taglio cesareo in anestesia eterea, estraendo una bambina in condizioni ottime, mentre lo stesso Simpson sperimenta con successo l'analgesia con cloroformio durante il parto. Nel 1853 John Snow sottopone alla stessa metodica la regina Vittoria per la nascita del principe Leopoldo, e quattro anni dopo la ripete per la nascita della principessa Beatrice.
Da allora l'interesse pubblico e scientifico in questo campo dilaga. Nel 1885 Cornig realizza la prima analgesia epidurale, partendo dall'ipotesi che un medicamento iniettato nel canale vertebrale possa essere assorbito dalle vene intervertebrali e quindi essere trasportato al midollo spinale. Il primo ad utilizzare con successo le tecniche di analgesia loco-regionale in campo ostetrico è Soeckel nel 1909, ma è Aburel, nel 1931, a codificare la tecnica dell'analgesia epidurale continua in travaglio.
In seguito vengono compiuti numerosi studi non solo sulle tecniche anestesiologiche ma anche sui meccanismi del dolore durante lo svolgimento del travaglio e del parto. La tecnica di analgesia epidurale lombare continua, sulla quale si basa la moderna pratica anestesiologica, è messa appunto tra gli anni '40 e gli anni '50 da Dogliotti, Flowers e Bonica.
Ma questa branca della medicina incontra ancora forti resistenze culturali e la maledizione di Dio riportata nella Genesi viene ancora invocata dagli ambienti conservatori. Le polemiche sono così violente che nel 1956 lo stesso papa Pio XII deve intervenire, dichiarando che la Chiesa non si oppone alla prevenzione del dolore nel travaglio e nel parto. Dagli anni '60 si assiste ad una rapida evoluzione tecnica e farmacologica dell'analgesia epidurale che ne facilita la diffusione nei paesi anglosassoni prima e nel resto d'Europa più tardi.
Attualmente la moderna anestesiologia offre alla donna la possibilità di controllare il proprio dolore durante il travaglio ed il parto mediante l'analgesia epidurale, consentendo allo stesso tempo un parto naturale e spontaneo.
domenica, gennaio 28, 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento