lunedì, dicembre 18, 2017

Annali del Vicino Oriente: 1921. - 1. Le repubbliche caucasiche.

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Sommario: 1. La situazione al 1° giugno 1921. –

1. La situazione al 1° giugno 1921. – Il Governo dei Soviet, mentre è addivenuto ad accordi con gli Stati sorti sui territori occidentali dell’ex-Impero russo (Finlandia, repubbliche baltiche, Polonia), senza ingerirsi nella loro situazione interna, mentre ha annientato bellicamente l’Ucraina esigendo dal governo polacco – col Trattato di Riga - l’espulsione del governo di Petliura da Tarnow, ha assunto, verso le repubbliche del Caucaso, un singolare atteggiamento, cioè non ne ha distrutto l’esistenza nè l’indipendenza, ma le bolscevizzate, ponendole, di fatto, sotto la protezione e l’alta direzione del Governo di Mosca. La prima a subire tale sorta fu l’Azerbaigian. Seguì l’Armenia, all’indomani della sconfitta da parte dei Kemalisti e del Trattato di Alessandropoli. Ultima è stata la Georgia. Dopo la recente offensiva contro la Georgia, l’Armenia rioccupò la zona neutra e restaurò il governo del partito Dascianzaga (socialdemocratico), presieduto da Vratsian, ma per breve tempo.

S. Vratsian (1882-1969)
Sotto ogni riguardo la situazione interna ed estera della Georgia e dell’Azerbaigian è migliore di quella dell’Armenia. Mentre, in un primo momento, il Governo dei Soviet disconobbe il Trattato di Alessandropoli, siccome iniquo, e ne pretese dai Kemalisti la revisione in favore dell’Armenia, pur non accedendo, beninteso, all’idea di ricostruire l’Armenia secondo il piano degli alleati e l’Arbitrato di Wilson, nelle trattative svolte recentemente a Mosca coi delegati kemalisti ha finito per accettare il Trattato di Alessandropoli, che, com’è noto, mutila enormemente il territoria armeno, riconoscendo l’esistenza di una piccolissima Armenia. Gravissima attualmente è anche la situazione interna dell’Armenia per le malattie e la fame che travagliano la popolazione. Facendo tacere la politica, tutti gli abitanti danno mirabile esempio di concordia, raccogliendo le energie per cercare un riparo ai due tremendi mali, e sperano di superare la grave situazione facendo appello alla loro tenace volontà, di cui hanno dato per il passato non poche prove. (O.M., a. I, Nr. 1, 15 giugno 1921,  p. 16). Torna al Sommario.

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