Status: 12.4.09
Storia - Cronologia - Dizionario -
La mia prima fonte sull’argomento è il volume di Emmanuel Ratier, Misteri e segreti del B’naï B’rith, apparsa in edizione francese nel 1993 e tradotta in italiano a cura del Centro Librario Sodalitium nel 1995 con una seconda edizione nel 1999. Anche soltanto a giudicare dalle date le notizie ivi apprese andrebbero aggiornate alla data odierna. Il libro poi mi è riuscito alquanto ostico. I nomi quasi tutti finora ignoti e soprattutto difficili da ricordare. Il tutto parrebbe una curiosità sulla quale non vale sprecare del tempo. Se però si collegano strane ed assurde leggi che attentano alle nostre libertà civili ed alle ragioni o cause per le quali sono state prodotte, allora sembrano convincenti e illuminanti le relazioni ed i collegamenti ascrivibile ad una vera e propria associazione segreta come il B’naï B’rith. Esiste un testo famigerato, noto più per la sua asserità falsità che non per il suo contenuto: I protocolli dei Savi di Sion. Non intendo qui entrare nel merito di questo libro, ma la mia curiosità mi porta a chiedermi ed indagare in cosa consista l’asserità falsità. Non mi riesce difficile credere che sia stato opera di un qualche agente della polizia zarista, come ho letto da qualche parte. Non mi soffermo oltre, ma la mia associazione di idee va ai personaggi del B’naï B’rith, che preesistevano all’anno in cui i falsi Protocolli furono redatti ed editi. Mi chiedo se in fondo il redattore dei Protocolli non abbia inteso all’inizio del secolo XX scrivere un libro sul B’naï B’rith, così come Emmanuel Ratier lo ha scritto alla fine dello stesso secolo. Noi qui non intendiamo qui accingerci a riscrivere lo stesso libro nel primo decennio del XXI secolo, ma servendoci dell’immensa biblioteca e fonte di notizie che è internet tenere memoria dei nomi, dei luoghi e degli eventi citati dai menzionati autori, aggiornandoli ove possibile e sempre e soltanto con lo scopo pratico di vigilare sulle nostre libertà, intendo dire sulle libertà di noi poveri goym. Mi chiedo quale certezza dei nostri diritti possiamo avere se uno di questi personaggi entra nei ranghi della magistratura e ci tocca essere giudicati proprio da costoro. La ricerca verrà portata avanti in margine a molte altre cose e sarà soprattutto una mnemotecnica per registrare, ricordare e trovare nozioni, nomi ed eventi già noti e in svolgimento. Quindi, questo e altri post saranno curati e aggiornati solo in modo saltuario. In pratica, riscriveremo lo stesso libro o gli stessi libri in modo da capirci qualcosa in un linguaggio tutto nostro.
Sommario: 1. Chi è Emmanuel Ratier. –
1. Chi è Emmanuel Ratier. – Apprendiamo da Wikipedia francese che è nato nel 1957 ed è vivente. Non intendiamo ricopiare qui le notizie che possono leggersi in Wikipedia o altrove, ma se mai integrarle con nostri commenti. Pare ovvio che con il suo libro di sia guadagnata la patente di antisemita. Come poteva essere diversamente? Da osservare che in Francia vive e risiede una comunità ebraica di oltre 400.000 persone, cioè dieci volte di più di quanti ebrei vi siano in Italia. Difficile immaginare che non sia riconducibile al mondo ebraico francese la legge Fabius-Gayssot, un’autentica vergogna che affossa la civiltà giuridica nata proprio dalla rivoluzione francese e che nei principi di libertà di pensiero e di espressione aveva i suoi cardini. Che un libro come quello di Ratier – che francamente a noi riesce farraginoso – dovesse apparire proprio in Francia, mi sembra cosa ovvia.
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(segue)
Sommario: 1. Chi è Emmanuel Ratier. –
1. Chi è Emmanuel Ratier. – Apprendiamo da Wikipedia francese che è nato nel 1957 ed è vivente. Non intendiamo ricopiare qui le notizie che possono leggersi in Wikipedia o altrove, ma se mai integrarle con nostri commenti. Pare ovvio che con il suo libro di sia guadagnata la patente di antisemita. Come poteva essere diversamente? Da osservare che in Francia vive e risiede una comunità ebraica di oltre 400.000 persone, cioè dieci volte di più di quanti ebrei vi siano in Italia. Difficile immaginare che non sia riconducibile al mondo ebraico francese la legge Fabius-Gayssot, un’autentica vergogna che affossa la civiltà giuridica nata proprio dalla rivoluzione francese e che nei principi di libertà di pensiero e di espressione aveva i suoi cardini. Che un libro come quello di Ratier – che francamente a noi riesce farraginoso – dovesse apparire proprio in Francia, mi sembra cosa ovvia.
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