lunedì, marzo 30, 2009

I Caracciolo in oltre 1000 anni di storia: d) Glossario dei termini giuridici e istituzionali inusuali.

Avvertenza

Questo post ed i suoi sviluppi sono stati trasferiti su un nuovo blog, appositamente dedicato alla “gens” dei Caracciolo. Per accedervi cliccare sul link:

Versione 1.0
Status: 30.3.09
Sezioni: a - b - c - d - e - f - g - h -i -

In 1000 anni di storia il mondo ha subito non pochi mutamenti, anche se in un certo senso si può sostenere, per dirla con Nietzsche, che si tratta in fondo sempre del ritorno dell’identico e la storia abbia un andamento ciclico. Esistono però tanti termini e istituti oggi desueti, che occorre conoscere per avere un’esatta percezione dell’epoca e di quanto nel tempo ha mutato di forma. Verranno qui registrati i termini che ci sembrano bisognosi di chiarimento via via che li incontriamo. Dobbiamo chiaramente attingere a fonti, ma di un significato polisenso noi cercheremo di circoscriverne l’ambito semantico al nostro specifico contesto. Indicheremo le fonti di cui ci avvarremo o con un link diretto o nei modi che parranno più opportuni. Assolutamente non è nel nostro stile attingere ad altri senza dichiararne il debito di conoscenza. Ci scusiamo per quelle volte in cui potrà sfuggirci l’indicazione della fonte. Per ragioni stilistiche non sempre potremo indicare fra virgoletti i testi che in tutto o in parte, magari con lieve modifica, vengono da noi riprodotti. Infatti, pur attingendo, i testi hanno spesso parti che non sono di nostro interesse, mentre le virgolette denotano una citazione testuale.

*

Connestabile. – Fu connestabile e giudice di Napoli un Giovanni Caracciolo Rosso morto dopo il 1167. Il connestabile era in origine durante il Basso impero romano e in alcuni regni romano-barbarici colui che sovrintendeva alle scuderie del sovrano. In seguito, in molte monarchie europee medievali e dell’età moderna, il titolo di connestabile o gran connestabile viene attribuito ad un alto dignitario con funzioni militari, al quale era generalmente affidato il comando in capo della cavalleria o – come in Francia e nel regno di Napoli e di Sicilia – dell’intero esercito (Wikipedia).
Feudo. – Il feudo è nella sua essenza un beneficio. L’istituto ha tuttava una sua evoluzione nel tempo e nello spazio. Qui ne traiamo una sintesi da un volume della Treccani dedicato al periodo di Federico II. Associata all’idea di befeficio e di feudo è l’idea di vassallaggio e di un giuramento di fedeltà. Dal beneficio derivava al suo possessore un vero e proprio reddito. Prima del XII secolo il beneficio e il feudo erano pensati come una sorta di corrispettivo per un servizio in genere di natura militare. Anche qui vi erano gli istituti connessi della fidelitas, del dominus, del vassallo o vassus. Si passa però dall’idea di un corrispettivo connesso a un fare alla diversa idea di alla munifica disponibilità alla concessione di un beneficio da parte di un dominus, accompagnata da fidelitas. In altre parole si passa presto all’idea di un privilegio ereditario, che può essere revocato in caso di demerito con o senza prova della colpa.
Nobiltà. – Attingo alla pagine iniziali del Settecento calabrese di Franz von Lobstein, che inizia la sua opera osservando che linguisticamente e concettualmente “nobiltà” viene da “notabilità”. Si chiede se ancora oggi sia possibile conseguire la “notabilità” e quindi anche la “nobiltà”. Per la seconda è più difficile in quanto insieme con i troni vanno scomparendo le “fontes honorum”. L’Autore distingue poi fra nobiltà “di privilegio” che è conferita ad una sola persona e nobiltà “generosa” quando in una stessa famiglia per tre discendenti di seguito si consegue una determinata dignità: diventa in tal modo ereditaria. L’Autore si basa su costumanze del passato per inferirne su presente e con particolare riferimento agli ordine cavallereschi ancora esistenti, in primis quello di Malta.

Nessun commento: