sabato, marzo 28, 2009

I Caracciolo in oltre 1000 anni di storia: b) Cronologia

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Versione 1.0
Status: 29.3.09
Sezione: a - b - c - d -

In questo distinto post, necessaria integrazione del Dizionario, viene redatta una Cronologia di date attinte tutte dal Dizionario stesso. Non è una genealogia, ma dalla successione cronologia delle date di nascita e di morte dei singoli personaggi, nonché degli eventi che li riguardano direttamente, si potrà avere – confido – un quadro unitario di persone che all’inizio della nostra ricerca hanno per noi in comune solo il cognome. Per questa via non escludo che possano scoprirsi tracce di una comune storia familiare. Non mi sono note storie redatte con questa ottica di “storia familiare”. È probabile che siano nascoste in Platee e documenti inediti. Per chi ne abbia interesse potrà essere un’affascinante ricerca, che per ovvie ragioni richiede un concorso collettivo di ricercatori.

X Secolo

941. – Alcune fonti genealogiche collocano intorno a quest’epoca l’anno di nascita di Teodoro Caracciolo, morto a 35 anni, patrizio napoletano da cui discendono tutti i rami dei Caracciolo.
947. – Nasce Urania, moglie di Teodoro Caracciolo.
976. – Anno di morte di Teodoro Caracciolo, capostipide della famiglia Caracciolo.

XI Secolo

20 novembre 1010. – Dopo questa data le fonti genealogiche indicano l’anno di morte di Gregorio Caracciolo, figlio di Teodoro e Urania. È incerta la parentela, ma non il cognome.

XII Secolo

1139. – Gregorio Caracciolo, figlio di Giovanni, marito di Sichelgarda, morì in un monastero agli inizi del 1139.

XIII Secolo

1255. – Muore in quest’anno Berardo Caracciolo, che le antiche fonti dicono Cardinale fin dal dicembre 1244, ma la notizia è senza fondamento.

XIV Secolo

1305-07. – È in questi anni che Fra Landolfo Caracciolo indossè l’abito francescano.
1310-1316. – Fra Landolfo Caracciolo fu professore dello Studio Teologico di San Lorenzo Maggiore, istituendovi la prima Cattedra Scotista del Mezzogiorno d’Italia e illustrando la dottrina del maestro Giovanni Duns Scoto.
1314. – Nel 1314, in qualità di nunzio speciale e protonotaro Fra Landolfo Caracciolo ebbe l’incarico di compiere gli atti per la celebrazione del matrimonio di Beatrice, primogenita del re di Napoli Carlo II lo Zoppo.
1351. – Muore ad Amalfi fra Landolfo Caracciolo, di cui non si conosce l’anno della nascita.

XV Secolo

Aprile 1469. – Un canonico di nome Luigi Caracciolo viene nominato vescovo di Potenza. (Fonte).
1472. – Luigi Caracciolo, vescovo di Potenza, tiene un sinodo. (Fonte).

XVI
Secolo


13 ottobre 1563. – S. Francesco Caracciolo, discendente da una famiglia principesca, nacque nel feudo paterno a Villa Santa Maria (Chieti). (Fonte)
1° luglio 1588. – Da papa Sisto V viene approvato con il nome di Chierici Regolari Minori l’ordine fondato da san Francesco Caracciolo insieme con il Ven. Agostino Adorno e Fabrizio Caracciolo. (Fonte)

XVII Secolo

4 giugno 1608. – A soli 44 anni muore ad Agnone San Francesco Caracciolo. (Fonte).

XVIII Secolo

18 gennaio 1752. – Nasce a Napoli il Francesco Caracciolo che diverrà Ufficiale della Regia Marina di Napoli e sarà protagonista della rivoluzione partenopea del 1799.
1769. – San Francesco nel 1769 è beatificato da Clemente XIV. (Fonte
28 giugno 1799. – Muore giustiziato Francesco Caracciolo, già Ufficiale della marina borbonica e partecipe dei moti rivoluzionari del 1799.

XIX Secolo

1807. – San Francesco Caracciolo è santificato da Pio VII. (Fonte)

XX Secolo

1925. – Nel 1925 i Vescovi abruzzesi scelgono San Francesco Caracciolo come Patrono dei Congressi eucaristici e di tutto il movimento eucaristico della Regione Abruzzo. (Fonte)
26 marzo 1996. – Per la riconosciuta professionalità nell’arte culinaria dei cuochi di Villa Santa Maria, le cui origini si fanno risalire alla famiglia Caracciolo, dopo una consolidata venerazione del Santo da parte dei cuochi villesi e italiani, con la richiesta della Federazione Italiana Cuochi e con l’approvazione della Conferenza Episcopale Italiana, la Santa Sede dichiara San Francesco Caracciolo Patrono dei Cuochi d’Italia.

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