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1.
Il sistema vocalico del latino volgare
Nel periodo classico il sistema vocalico del latino volgare consisteva, prescindendo dai dittonghi, di cui tratteremo più avanti, nel seguente sistema di tre gradi:
Ma già all’inizio della nostra era si pervenne a una rottura delle antiche opposizioni di quantità, per cui si sviluppò un nuovo sistema vocalico, nel quale è fondamentale non la quantità, bensì la qualità della vocale. In seguito a tale sviluppo si ebbero i suoni aperti dalle antiche vocali brevi e i suoni chiusi dalle antiche vocali lunghe. Il sistema vocalico del latino volgare viene dunque a consistere nei seguenti cinque gradi:
Questo sistema vocalico esiste però solo in teoria, perché in realtà fin dalla dissoluzione delle antiche condizioni di quantità (e in parte già anche prima) si pervenne a una coincidenza di diverse vocali fra loro, vale a dire ad una eliminazione di distinzioni fra gradi vocalici affini o contigui. Nella lingua popolare di Roma, che durante i primi secoli del latino volgare esercitò un’influenza determinante sul sermo quotidianus delle Province, avvenne una semplificazione del nuovo sistema vocalico a cinque gradi, di modo che l’antica ĭ e l’antica ē si fusero nella forma ẹ, e le antiche ŭ ed ō nella forma ọ. Abbiamo pertanto un sistema vocalico a quattro gradi (Sistema A), che si compone delle seguenti sette vocali:
ed è valido non soltanto per la maggior parte dell’Italia, bensì anche per il gallo-romanzo, le lingue neolatine della penisola iberica e il ladino: cfr. l’italiano
Possiamo perciò chiamarlo il sistema vocalico del latino volgare.
(1) Per la differenziazione dei diversi sistemi vocalici nel latino volgare, cfr. particolarmente Lausberg, R. Sp. §§ 156-62.
Questo sistema vocalico esiste però solo in teoria, perché in realtà fin dalla dissoluzione delle antiche condizioni di quantità (e in parte già anche prima) si pervenne a una coincidenza di diverse vocali fra loro, vale a dire ad una eliminazione di distinzioni fra gradi vocalici affini o contigui. Nella lingua popolare di Roma, che durante i primi secoli del latino volgare esercitò un’influenza determinante sul sermo quotidianus delle Province, avvenne una semplificazione del nuovo sistema vocalico a cinque gradi, di modo che l’antica ĭ e l’antica ē si fusero nella forma ẹ, e le antiche ŭ ed ō nella forma ọ. Abbiamo pertanto un sistema vocalico a quattro gradi (Sistema A), che si compone delle seguenti sette vocali:
ed è valido non soltanto per la maggior parte dell’Italia, bensì anche per il gallo-romanzo, le lingue neolatine della penisola iberica e il ladino: cfr. l’italiano
Pos
(1) Per la differenziazione dei diversi sistemi vocalici nel latino volgare, cfr. particolarmente Lausberg, R. Sp. §§ 156-62.
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